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Le vie di comunicazione romana ad Ostia antica

Le colonie romane, sotto il profilo topografico avevano sempre 2 riferimenti precisi il cardo (direzione nord-sud), e il decumano (direzione oriente-occidente). Quando le vie principali della città dette rispettivamente cardo maximus e decumanus maximus, incrociavano si trovava il foro della città.
Le tratte secondarie, limites, parallele a cardo e decumano, costituivano le centurie.
Si trattava di un sistema ingegnoso che permetteva un'efficiente politica catastale.
Inoltre anche il fiume Tevere costituiva una preziosa risorsa di comunicazione da qui anche l'importanza di Ostia, un'altra strada di comunicazione importante era infatti la via della foce.
Il Decumanu massimo inzia dalla porta romana, come proseguimento della via Ostiense, e continua in direzione del mare.
Il Cardo massimo parte dalle rive del Tevere attraversa il foro in linea retta, e continua in direzione della porta Laurentina.
Le altre vie di Ostia sono perpendicolari o parallele a queste due strade principali.
Spesso gli edifici che delimitano le strade hanno dei porticati il cui scopo era la protezione dal sole o dalla pioggia.
Va detto che i nomi che troviamo incisi sulle targhe degli scavi costituiscono appellativi dati dagli addetti agli scavi essi pertanto non corrispondono alla realtà storica, cosi via dei molini, via degli augustali, via del tempio di Diana.



Veduta del Decumano massimo dall'ingresso degli scavi

la via dei molini presso gli scavi di Ostia antica

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