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Il castello di Giulio II
Il castello di Giulio II costituisce uno dei pochi esempi di castelli
dell'area romana oltre al più grande e famoso castel Sant'Angelo.
Sotto il profilo funzionale venne
realizzata secondo concetti dell'arte della fortificazione nuovi per
quell'epoca (XV secolo) dove cominciavano ad essere usate le armi da
fuoco nelle battaglie.
La rocca, il cui scopo primario era la protezione da eventuali
nemici provenienti dal mare, costituiva a tutti gli effetti
una fortezza, le sue forme circolari, le torri spezzate, le
anguste casematte, i forni, il pozzo, costituiscono l'essenza
stessa del castello dove, in caso di assedio, si poteva rimanere per lungo
tempo.
Il cosidetto "bagno papale" del torrione e il ritrovamento di suppellettili in ceramica di particolare fattura
lascia pensare che il castello poteva esser frequentato anche dal Papa.
Con l'allontanamento del Tevere anche la rocca perde la sua
importanza e anche per questo luogo si avvia una fase di decadenza
interrotta nell'ottocento quando
venne trasformata in caserma-prigione per i condannati ai lavori
forzati impiegati negli scavi delle rovine romane e per i loro
sorveglianti,
(sono tutt'ora visibili i segni
tracciati nel muro da parte dei reclusi).
Le visite sono gratuite e guidate per un massimo di 35 persone alla volta.
Il mastio della rocca di Giulio II
Vista di una torre del castello di Giulio
Tratto dipinto della volta del castello di Giulio
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LIDO DI OSTIA . IT
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